Sembra passato
tanto ma era il 2012 quando l'ex Ministro per la Pubblica Amministrazione e la
Semplificazione, Filippo Patroni Griffi, nei giorni immediatamente precedenti
l'adozione del Testo Unico sulla TRASPARENZA AMMINISTRATIVA (Legge n. 190/2012)
dichiarava le testuali parole : "non
ci saranno più aree di opacità nell'operato delle Pubbliche Amministrazioni ed
i cittadini potranno verificare come saranno spese le risorse e riorganizzati i
servizi amministrativi".
Ad Atella
l'attuale Amministrazione "Uniti per Cambiare" sin dal giorno
dell'insediamento si è sempre posta in disaccordo con lo spirito di questa legge
e con quanto affermato dall'allora Ministro Patroni Griffi.
Infatti, già ad
ottobre dell'anno scorso, è ormai risaputo che i consiglieri di minoranza del
Partito Democratico di Atella, Zaccagnino e Petrino, presentavano una
interrogazione con la quale richiedevano copia delle delibere e delle
determinazioni di servizio mancanti all'appello.
Da allora ne è
passata di acqua sotto i ponti e, da voci di piazza, quella richiesta è rimasta
inevasa e senza risposta.
E l'Albo
Pretorio on line ???
Anche lì quei
documenti non hanno trovato pubblicazione.
A questo va
aggiunto il netto ritardo che puntualmente contraddistingue la pubblicazione di
qualsiasi atto amministrativo.
Delibere e
determinazioni di dicembre pubblicate a febbraio, quelle di febbraio pubblicate
ad aprile e così via.
Pertanto, se due
più due fa quattro, è logico pensare che esiste una subdola volontà di
mantenere nascoste al cittadino determinate informazioni.
Le conseguenze
di questa, definiamola, “irregolare” diffusione delle informazioni circa
l'operato dei nostri amministratori sono tutte scritte nella legge sopra
citata.
Ma al di là di ogni
tecnicismo politico-amministrativo, quello che colpisce è il fatto che, in
questi mesi, tale operato si è ripetuto costantemente nel tempo come se fosse
la regola valida per eccellenza.
Forse chi ci
amministra, o chi per loro, osa ancora pensare: "tanto al cittadino cosa importa ....".
Sicuramente, il
Sindaco, Nicola Telesca, distratto dalle disposizioni impartite dall’ormai
famoso Fattore T ha ritenuto poco
importante un valore di fondo che dovrebbe stare tra i primi posti
nell'agenda di colui che ricopre il ruolo di Primo cittadino.
Quel valore
recita le seguenti parole: "la
trasparenza amministrativa rappresenta la prima risposta che una corretta
Amministrazione è obbligata ad offrire al cittadino".
Lettera del Sindaco del 09/06/2014 |
I fatti di
questi giorni confermano la poca attitudine alla "chiarezza" da parte
del Sindaco.
Infatti,
quest'ultimo ha provveduto a far recapitare a diverse famiglie atellane una
lettera dove si invitava i cittadini a partecipare in Biblioteca Comunale ad
una manifestazione che qualificava semplicemente con i seguenti termini :
"una iniziativa di questo Ente".
Sembrava uno
scherzo, ma la lettera riportava le testuali parole.
Ai diversi
cittadini, destinatari della lettera, è parso subito che si dovesse partecipare
all'iniziativa a prescindere, senza sapere preventivamente quale fosse il suo
oggetto.
Il tutto è risultato a dir poco ridicolo e la
conseguenza di tale atteggiamento è stata la poca partecipazione, se non pari allo zero, e la
diffidenza dei cittadini verso l'iniziativa messa in campo.
Inoltre, va
detto che non basta un Convegno per stare a posto con la propria coscienza di
amministratore.
Per fortuna, questo
tema ha avuto l'attenzione anche da parte del Segretario cittadino del Partito
Democratico che ha preso posizione attraverso i giornali regionali su quanto
accade nel Comune di Atella.
La NUOVA DEL SUD |
In un articolo
comparso sulla Nuova del Sud un paio di settimane fa, Petruzzelli, oltre a
descrivere la sua partecipazione ad un Convegno organizzato dallo stesso Comune
di Atella, denunciava non solo la mancanza di risposte ad interrogazioni varie
ma, soprattutto, poneva l’attenzione su una richiesta di convocazione del
Consiglio comunale, presentata a fine aprile dai consiglieri di minoranza dello
stesso PD, per nulla presa in considerazione dal Sindaco.
Di fronte a
tutto ciò cosa pensare ???
Se ad Atella
avviene tutto quanto descritto vuol dire semplicemente che ci troviamo di
fronte ad un'Amministrazione debole, non autorevole, che manca di indipendenza
e professionalità.
Chi ci
amministra non può assolutamente tagliare fuori la collettività atellana dalla
vita amministrativa del paese.
Interessante, ed
ancora attuale, è la visione del poeta Quinto Orazio Flacco dell’etica
amministrativa dei pubblici poteri: "A cosa servono le leggi, vane senza un
cambio di costumi" (Orazio, Odi III, 24) .