giovedì 19 giugno 2014

IL SINDACO E L’OPERAZIONE TRASPARENZA ZERO

Sembra passato tanto ma era il 2012 quando l'ex Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, Filippo Patroni Griffi, nei giorni immediatamente precedenti l'adozione del Testo Unico sulla TRASPARENZA AMMINISTRATIVA (Legge n. 190/2012) dichiarava le testuali parole : "non ci saranno più aree di opacità nell'operato delle Pubbliche Amministrazioni ed i cittadini potranno verificare come saranno spese le risorse e riorganizzati i servizi amministrativi".
Ad Atella l'attuale Amministrazione "Uniti per Cambiare" sin dal giorno dell'insediamento si è sempre posta in disaccordo con lo spirito di questa legge e con quanto affermato dall'allora Ministro Patroni Griffi.
Infatti, già ad ottobre dell'anno scorso, è ormai risaputo che i consiglieri di minoranza del Partito Democratico di Atella, Zaccagnino e Petrino, presentavano una interrogazione con la quale richiedevano copia delle delibere e delle determinazioni di servizio mancanti all'appello.
Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti e, da voci di piazza, quella richiesta è rimasta inevasa e senza risposta.
E l'Albo Pretorio on line ???
Anche lì quei documenti non hanno trovato pubblicazione.
A questo va aggiunto il netto ritardo che puntualmente contraddistingue la pubblicazione di qualsiasi atto amministrativo.
Delibere e determinazioni di dicembre pubblicate a febbraio, quelle di febbraio pubblicate ad aprile e così via.
Pertanto, se due più due fa quattro, è logico pensare che esiste una subdola volontà di mantenere nascoste al cittadino determinate informazioni.
Le conseguenze di questa, definiamola, “irregolare” diffusione delle informazioni circa l'operato dei nostri amministratori sono tutte scritte nella legge sopra citata.
Ma al di là di ogni tecnicismo politico-amministrativo, quello che colpisce è il fatto che, in questi mesi, tale operato si è ripetuto costantemente nel tempo come se fosse la regola valida per eccellenza.
Forse chi ci amministra, o chi per loro, osa ancora pensare: "tanto al cittadino cosa importa ....".
Sicuramente, il Sindaco, Nicola Telesca, distratto dalle disposizioni impartite dall’ormai famoso Fattore T ha ritenuto poco importante un valore di fondo che dovrebbe stare tra i primi posti nell'agenda di colui che ricopre il ruolo di Primo cittadino.
Quel valore recita le seguenti parole: "la trasparenza amministrativa rappresenta la prima risposta che una corretta Amministrazione è obbligata ad offrire al cittadino".
Lettera del Sindaco del 09/06/2014
I fatti di questi giorni confermano la poca attitudine alla "chiarezza" da parte del Sindaco.
Infatti, quest'ultimo ha provveduto a far recapitare a diverse famiglie atellane una lettera dove si invitava i cittadini a partecipare in Biblioteca Comunale ad una manifestazione che qualificava semplicemente con i seguenti termini : "una iniziativa di questo Ente".
Sembrava uno scherzo, ma la lettera riportava le testuali parole.
Ai diversi cittadini, destinatari della lettera, è parso subito che si dovesse partecipare all'iniziativa a prescindere, senza sapere preventivamente quale fosse il suo oggetto.
Il tutto è risultato a dir poco ridicolo e la conseguenza di tale atteggiamento è stata la poca  partecipazione, se non pari allo zero, e la diffidenza dei cittadini verso l'iniziativa messa in campo. 
Inoltre, va detto che non basta un Convegno per stare a posto con la propria coscienza di amministratore.
Per fortuna, questo tema ha avuto l'attenzione anche da parte del Segretario cittadino del Partito Democratico che ha preso posizione attraverso i giornali regionali su quanto accade nel Comune di Atella.
La NUOVA DEL SUD
In un articolo comparso sulla Nuova del Sud un paio di settimane fa, Petruzzelli, oltre a descrivere la sua partecipazione ad un Convegno organizzato dallo stesso Comune di Atella, denunciava non solo la mancanza di risposte ad interrogazioni varie ma, soprattutto, poneva l’attenzione su una richiesta di convocazione del Consiglio comunale, presentata a fine aprile dai consiglieri di minoranza dello stesso PD, per nulla presa in considerazione dal Sindaco. 
Di fronte a tutto ciò cosa pensare ???
Se ad Atella avviene tutto quanto descritto vuol dire semplicemente che ci troviamo di fronte ad un'Amministrazione debole, non autorevole, che manca di indipendenza e professionalità.
Chi ci amministra non può assolutamente tagliare fuori la collettività atellana dalla vita amministrativa del paese. 
Interessante, ed ancora attuale, è la visione del poeta Quinto Orazio Flacco dell’etica amministrativa dei pubblici poteri:  "A cosa servono le leggi, vane senza un cambio di costumi" (Orazio, Odi III, 24) .

mercoledì 4 giugno 2014

UNITI ... (sempre) SENZA MEMORIA STORICA !

Ad Atella la storia si ripete verrebbe da dire. In effetti, è proprio così.
La storia, non quella con la S maiuscola, si è ripetuta il 2 giugno scorso, giornata dedicata alla Festa della Repubblica .
Quell’atteggiamento di indifferenza verso la MEMORIA STORICA ha pervaso nuovamente l’Amministrazione “Uniti per cambiare” del Sindaco Nicola Telesca.
Conferma di tutto ciò è l’articolo pubblicato sul Quotidiano della Basilicata del 03 giugno 2014 dal titolo “Il primo cittadino continua a ricusare il tricolore”.  
Quindi, ciò che ha riportato questo Blog in occasione del 25 aprile e del 1 maggio non ha rappresentato una semplice denuncia ma qualcosa che ha indignato profondamente molti atellani.
Continua, quindi, il silenzio e la noncuranza del Sindaco, degli assessori e dei consiglieri di maggioranza, come se il loro essere pubblici amministratori di Atella non avesse niente a che fare con la Storia d’Italia.