Due anni orsono si
costituiva ufficialmente anche ad Atella il c.d. Califfato.
In quella
occasione venne incoronato CALIFFO per acclamazione il Fattore T e con l’inizio della sua era venne istituita la Legge
del "TAGLIO”.
Prima vennero
tagliate le imprese locali. Poi stessa sorte toccò ai commercianti, ai
professionisti (avvocati, ingegneri, geometri ecc), agli operai, agli operatori
scolastici e a tutti quelli che politicamente non condividevano le sue idee.
Sembra il
preambolo di un romanzo ambientato nel Medioevo ma non lo è affatto.
Siamo ad Atella nel
2015.
Dopo tanti tagli,
oggi, è giunto il turno degli alberi, poverini, colpevoli di perdere le proprie
foglie in autunno che il vento spinge nel giardino del Califfo.
"Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie"
recita la bella e dolce poesia di Ungaretti che tanti conoscono ed hanno avuto
modo di incrociare durante gli studi.
Il Califfo,
purtroppo, no; lui appartiene ad un’altra cultura, la nostra gli è sconosciuta.
Se si ha il
tempo di leggere la Determinazione n. 53
del 24/03/2015 (emessa dal “GEOMETRA”) l'Amministrazione comunale "Uniti per ...tagliare" ha deciso l’esclusivo
abbattimento di n° 7 esemplari di Pino domestico della famiglia delle Pinacee (“Pinus pinea” 1793) in corso Papa Giovanni
XXIII°, versante Sud.
La domanda sorge
spontanea: sulla base di quale determina si è proceduto ad abbattere i pini in
Viale Cimitero ed i pioppi nella zona Astor ???????????????????
Con la suddetta
e famosa determinazione si è fatto passare il tutto come normale attività a
tutela della sicurezza e l'incolumità pubblica degli atellani.
Noi facciamo
rilevare due aspetti:
- quale
pericolo arrecavano alla pubblica incolumità ed alla sicurezza i pioppi nella
zona Astor ????????
- "Uniti
per ...tagliare" è a conoscenza che i pini tagliati e da tagliare
rappresentano un pezzo, anche se piccolo, della storia del nostro paese ???????????
E qui entra in
campo il “Califfo di Atella”.
Leggendo il
provvedimento del Sindaco Nicola Telesca e della sua maggioranza si è capito
subito che lo stesso è stato predisposto per intervenire su alberi presenti in
diverse strade di Atella ma, guarda caso, particolare
attenzione è posta nella zona dove è ubicata la sede del Califfato di
Atella.
Le cronache
giornalistiche di questi giorni, però, raccontano di una improvvisa levata di
scudi contro il taglio indiscriminato degli alberi da parte di cittadini che non
aderiscono al Califfato.
Arrabbiati sono scesi in strada a fermare la Ditta che
operava in loco che, nel frattempo, aveva già provveduto al taglio di 3 (tre)
pioppi, di cui 1 (uno) in
particolare reo, poverino, di essere stato piantato di fronte alla sede del
“Califfo di Atella” al secolo Fattore T.
A seguito di
questa insurrezione popolare la Ditta (scelta, come al solito, senza gara d'appalto ma con la
procedura del cottimo fiduciario con conseguente affidamento di circa euro 20.000,00) è stata costretta ad
interrompere il taglio di altri alberi.
A parere dei
residenti le piante, per ora salvate, sono sane e robuste. Ma, in realtà, siamo
sicuri che l'abbattimento continuerà. Ora è legge...anzi il “Califfo di Atella”
ha dato l’ordine.
Ed il Sindaco ???
Mai spogliatosi
dei soliti panni di "Uomo con la
fascia", viste le proteste in atto, dicono, si sia reso irreperibile.
La patata
bollente così è rimasta nelle mani del “GEOMETRA” che, dopo aver firmato la determina
incriminata, per calmare gli animi ha promesso di ripiantare nuovi alberi al
posto dei malcapitati pioppi abbattuti.
Avverrà ??? E
come la prenderà il Califfo di Atella (Fattore T) ???
In questa
vicenda, quindi, ci ritroviamo "il Califfo” che ordina e chi esegue salvo poi
tentare di mettere una toppa.
La politica, come
al solito, anche in questa vicenda è “assente”.
Le decisioni
sono prese nella sede del Califfato. Ai cittadini di Atella non resta che subire
e riscontrare, ancora una volta, tanta, tanta, tanta inadeguatezza.
Con il
trascorrere inesorabile dei giorni è evidente a tutti che all’Uomo con la fascia rimane solo la
fascia.
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