Ad
Atella il periodo natalizio è stato caratterizzato quest’anno da incresciosi
atti vandalici compiuti nei confronti di alcuni pubblici esercizi.
Entrando
nello specifico, oggetto dei predetti atti sono stati il distributore di
benzina IP situato alle porte di Atella, il quale ha subito alcuni
danneggiamenti oltre che un vero e proprio furto nei locali del bar, e la
Macelleria Centrale presente lungo Corso Papa Giovanni XXIII nei confronti
della quale ignoti hanno mandato in frantumi la vetrata della porta d’ingresso
con un ordigno esplosivo.
Inoltre,
altri atti vandalici sono stati perpetrati in paese a danno di alcuni cittadini
i quali si sono visti squarciare in pieno centro storico le gomme della propria
autovettura.
In un
periodo particolare di crisi come quello che stanno vivendo sia le famiglie che
i commercianti, atti del genere sono da condannare fermamente e non possono che
far riflettere.
E’
necessario che il lavoro delle forze dell’ordine, che sapranno lavorare per ripristinare
la legalità e quel senso di sicurezza che è alla base del benessere sociale,
debba essere accompagnato da una forte presa di posizione da parte delle
Istituzioni locali.
Chi
amministra ed è a capo di una comunità ha il compito di non lasciare soli i
cittadini ed i commercianti che continuano ad investire tempo e risorse nel
nostro paese.
Atella (PZ) |
La
piccola comunità atellana si è sempre distinta negli anni scorsi per la sua
convivenza civile, per la sua accoglienza e soprattutto per il suo bassissimo, se
non nullo, tasso di criminalità.
Una cittadina come
Atella vive e si sviluppa se vivono e si sviluppano valori quali il rispetto
per il prossimo.
Chi
compie simili gesti forse non riesce a rendersi conto che non colpisce i
singoli privati ma l'intero paese.
Gli
amministratori di oggi non possono permettere che i valori democratici e la
sicurezza di chi vive ed opera sul proprio territorio vengano infangati dai
disvalori di pochi. La
sicurezza quotidiana del cittadino rappresenta un interesse prioritario della
collettività.
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