Domenica 2 marzo 2014 si è svolto nella locale
sezione del Partito Democratico di Atella il Congresso cittadino per il rinnovo
degli organi direttivi e per l'elezione del nuovo Segretario.
Alla
competizione congressuale hanno partecipato due liste: la prima denominata DEMOCRAZIA, IMPEGNO E
PARTECIPAZIONE con candidato segretario Gerardo
PETRUZZELLI , mentre la seconda denominata RINNOVAMENTO DEMOCRATICO con
candidato segretario Giuseppe COLANGELO.
Si sono confrontate, quindi, due
visioni diverse del Partito Democratico.
Da una parte
coloro che hanno sempre operato nel solco del Centro-Sinistra nonostante la
sconfitta delle ultime elezioni comunali e dall'altra coloro che, raggruppati
sotto l'ala protettrice pittelliana di Gerardo Telesca, hanno sostenuto e sostengono
l'attuale amministrazione comunale guidata, si fa per dire, dall' "Uomo con la fascia".
Un congresso
molto sentito tra gli iscritti che hanno eletto Segretario Gerardo Petruzzelli con ben 116
voti contro i 45 voti conseguiti dalla Lista RINNOVAMENTO
DEMOCRATICO sostenuta dai pittelliani di Gerardo Telesca.
Quindi, una
netta affermazione della lista del neo Segretario Petruzzelli ed una sonora
sconfitta dell'area pittelliana di Gerardo Telesca che mirava alla guida del PD
attraverso una lista che solo apparentemente si presentava rinnovata e
rinnovante.
Petruzzelli ed i
candidati della sua lista hanno posto un punto fermo alla base del proprio programma
congressuale e della linea politica che il partito dovrà seguire nei mesi
avvenire.
Infatti, secondo
quanto presentato dal neo Segretario Petruzzelli agli iscritti, il Pd atellano,
nel segno della continuità, svolgerà il suo ruolo di opposizione
all'Amministrazione Telesca senza sconti.
Una presa di
posizione molto forte che pone uno spartiacque netto con coloro che amministrano
Atella.
Alla luce dei
risultati congressuali del PD di Atella ed analizzando in modo più approfondito
le dinamiche politiche atellane balza subito agli occhi un "paradosso".
Oggi, l' "Uomo con la fascia" amministra e
gestisce la Casa comunale atellana supportato da un'area del PD che nel proprio
partito rappresenta una minoranza risicata (45 voti).
E nonostante
tutto ciò, quella minoranza paradossalmente influenza (per non dire impone) in
toto l'andamento delle decisioni adottate dall'Uomo con la fascia a discapito degli alleati ed, in particolar modo,
del vicesindaco Vito Telesca e dei consiglieri Di Biase e Macchia a cui non
rimane che guardare ed accontentarsi delle c.d. briciole.
In questo quadro
amministrativo che fine ha fatto il Centro-Destra ad Atella?
E' sotto gli
occhi di tutti il netto sbilanciamento dell’Amministrazione verso quell’area
pittelliana vicina al Sindaco e all’assessore Pietro Telesca.
E ciò
rappresenta una costante se non la regola che, in ogni momento e a volte anche
all’insaputa, si traduce in una gestione padronale del Comune che rende gli
amministratori del Centro-Destra succubi ai ricatti del "Fattore T".
Per la serie o
si fa come dico io o tutti a casa.
In pratica, il
modus operandi del Fattore T nella vita amministrativa atellana degli ultimi 15
anni.
Infatti, le
cronache politico-amministrative raccontano di scelte operate sempre nella
stessa direzione, quella del capo appunto.
Per cui, oggi, a
distanza di dieci mesi, nell'orizzonte del Centro-Destra atellano l'unica
certezza presente è quel paradosso che costringe continuamente ad ingoiare
rospi in silenzio.
A quanto un
sussulto di dignità ed orgoglio?