Ad appena nove mesi
dall’insediamento della Giunta comunale del Sindaco Nicola Telesca, il 7
febbraio scorso l’Assessore Pacella Michele Salvatore ha presentato le dimissioni
dall’incarico assunto agli inizi di giugno 2013.
Un primo terremoto
politico colpisce, quindi, l’Amministrazione Telesca che perde per strada il
primo pezzo.
Nonostante le bocche
cucite, i primi mugugni serpeggiano tra gli amministratori stessi ed i
sostenitori della Lista “Uniti per Cambiare”.
Infatti, l’abbandono
improvviso dell’assessore Pacella non è stato per nulla indolore in quanto,
secondo voci di corridoio, lo stesso assessore dimissionario pare abbia
sbattuto la porta in faccia ad una Giunta poco propensa al dialogo interno e
alla trasparenza nelle scelte.
Di questo se n’erano
accorti anche i consiglieri di minoranza che in un articolo di qualche
settimana fa, oltre a far emergere la questione TARES, hanno bacchettato
l’Amministrazione proprio sul tema della trasparenza amministrativa.
Di certo, queste
dimissioni (protocollate con nota il 07/02/2014)
sono state oltre che improvvise anche veloci al pari della nomina del nuovo
Assessore.
Infatti, nel giro di una
mattinata Pietro Telesca è stato nominato Assessore con delega per l’esercizio
di funzioni in materia di EDILIZIA PRIVATA e PERSONALE come risulta dal Decreto n. 03 del 07/02/2014.
Il tutto all’oscuro di
alcuni consiglieri comunali che, dicono, abbiano sbottato ritenendo il Sindaco
poco leale e fedele ai patti stabiliti e sottoscritti.
Alla luce di quanto
accaduto, alcune domande, infatti, andrebbero poste.
Innanzitutto, la Lista
“Uniti per Cambiare” si era proposta in campagna elettorale come il vero
cambiamento, l’antitesi alle liste di partito, ma soprattutto la Lista che
guardava ai giovani e al loro impegno propositivo in politica.
Allora, come mai è stato nominato Assessore un
consigliere che frequenta le stanze della politica da più di vent'anni ?
Pietro Telesca non ha ricoperto l'incarico assessorile nel lontano 1999 ?
Nella realtà, quindi, ci
troviamo di fronte all’ennesima presa in giro nei confronti delle nuove
generazioni da parte di chi il cambiamento l’ha usato come una banderuola al
solo fine di ricoprire postazioni e soprattutto, come dicono in paese, al solo
scopo di "riuscire ad assaltare la
diligenza".
In secondo luogo, da
molto tempo si vociferava ad Atella di una staffetta tra l’Assessore uscente
Pacella ed il primo dei non eletti Lamorte, il quale negli ultimi tempi già si
vedeva seduto sulla poltrona rimasta vuota.
Ora, vi è da chiedersi:
chi pagherà i danni di immagine al
mancato Assessore Lamorte?
Sta di fatto, che la
vicenda presenta una certa gravità in quanto, sin dall’inizio della legislatura,
prevale costantemente sulle dinamiche amministrative il solito fattore
esterno, battezzato da alcuni Fattore
T, cioè la presenza decisionale di colui che ricopre realmente il ruolo di
Sindaco ad Atella nonostante la fascia tricolore sia indossata dal primo
cittadino Nicola Telesca.
In conclusione, anche in
questa occasione, all’uomo con la fascia tricolore, puntualmente, non è rimasto
altro che obbedire e subire passivamente le conseguenze di questo intoppo amministrativo.